World Press Photo Napoli 2011

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World Press Photo Napoli 2011

Edizione 2011 del World Press Photo a Napoli

Per la seconda volta, sempre grazie all’Associazione Culturale Neapolis.Art, il World Press Photo ha fatto tappa a Napoli dall’8 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012 nelle sale del Pan | Palazzo delle Arti Napoli, confermando il grande successo di pubblico e di critica della prima edizione ed anzi battendo il numero di presenze dell’anno precedente.

Un incontro con la Notizia attraverso immagini che hanno documentato sui giornali di tutto il mondo, un anno di eventi cruciali tra storie di vita, natura, cronaca e storie di attualità. Un’esposizione dal respiro cosmopolita, l’unica occasione per la città di godere della più significativa produzione mondiale del fotogiornalismo.

La giuria internazionale della 54° edizione del World Press Photo ha premiato come foto dell’anno il ritratto di Bibi Aisha della fotografa sudafricana Jodi Bieber; il volto di una giovane donna afgana sfigurato da un marito vendicativo.

‘Bibi Aisha’ – World Press Photo dell’anno 2010

Ritratti, Jodi Bieber, Sud Africa, Institute for Artist Management/Goodman Gallery per Time Magazine –  Primo premio singole

Bibi Aisha, 18 anni, sfigurata come punizione per essere fuggita dalla casa di suo marito nella provincia di Oruzgan, nel centro dell’Afghanistan. Seguendo una tradizione tribale Pashtun per la risoluzione delle dispute, all’età di 12 anni, Aisha è stata donata, insieme alla sorella minore, alla famiglia di un combattente talebano. Raggiunta la pubertà la ragazza ha sposato l’uomo, ma più tardi è tornata a casa dei suoi genitori, lamentando i violenti maltrattamenti subiti. Una notte un gruppo di uomini si è presentato nella casa paterna chiedendo la riconsegna di Aisha: doveva essere punita per la fuga. Aisha è stata portata in una radura di montagna, dove le sono state mozzati prima le orecchie e poi il naso. Nella cultura locale, si dice che un uomo disonorato dalla moglie “ha perso il naso”, pertanto tale trattamento è considerata la giusta punizione. Aisha è stata abbandonata, successivamente salvata e condotta in una casa-famiglia a Kabul, gestita dell’organizzazione umanitaria Women for Afghan Women (Donne per le Donne Afgane), dove è stata assistita da medici e psicologi. Dopo un periodo di tempo, è stata portata in America, dove è stata sottoposta a chirurgia ricostruttiva.

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La mostra è stata dedicata a due fotografi che il 20 aprile 2011 rimasero uccisi in Libia: l’inglese Tim Hetherington e lo statunitense Chris Hondros.

Nove le categorie in cui è stata suddivisa la rassegna: Vita quotidiana, Protagonisti dell’attualità, Spot news, Notizie generali, Natura, Storie d’attualità, Arte e spettacolo, Ritratti, Sport.

Cinquantacinque i fotografi premiati in rappresentanza di 23 diverse nazionalità. La giuria ha riconosciuto anche una “Special Mention” alle fotografie scattate dai minatori intrappolati per 69 giorni nella miniera di San José, in Cile, a 700 metri di profondità.

In questa edizione, otto i fotografi italiani vincitori (Riccardo Venturi, Massimo Berruti, Marco Di Lauro, Ivo Saglietti, Davide Monteleone, Daniele Tamagni, Fabio Cuttica, Stefano Unterthiner) che hanno ottenuto importanti riconoscimenti e che hanno partecipato alla press preview e all’inaugurazione dell’edizione napoletana, insieme a Darcy Padilla, Sarah Elliott, Wolfram Hahn, Malte Jäger.

L’Associazione Culturale Neapolis.Art, che ha sostenuto e curato l’evento, ha arricchito anche questa edizione di numerose attività collaterali ed ospiti internazionali, tra cui:

  • Workshop: Darcy Padilla – Wolfram Hahn – Gustavo Cuevas
  • Lecture: Malte Jäger – Daniele Tamagni – Sarah Elliot – Darcy Padilla – Gustavo Cuevas – Pietro Masturzo – Fabio Cuttica

 

Il World Press Photo Napoli 2011 è stato patrocinato da: l’Ambasciata dei Paesi Bassi, il Comune di Napoli, Il Mattino, il British Council, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

Hanno collaborato gli Istituti di Cultura Goethe Institut e Instituto Cervantes Nápoles ed il Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli. L’Ordine dei Giornalisti della Campania, ancora una volta ha sostenuto con grande entusiasmo l’evento abbracciandone il fine, in rappresentanza di tutta carta stampata. Hanno supportato l’evento Città Moderna, La Barrique, Federalberghi Napoli ADAN

 

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